igiene motoria e respirazione (una guida alle buone abitudini)

Dall’esperienza terapeutica risulta che non è la varietà dei trattamenti a dare risultati, ma la costanza nel ripetere lo stesso trattamento mirato periodicamente.

Ecco perché, pur sembrando trattamenti banali, anche i più semplici massaggi rilassanti danno ottimi risultati quando vengono ripetuti con perseveranza.

“L’uomo è tale solo se riesce a percepire la natura che lo compone e lo circonda attraverso i cinque sensi che gliela rivelano”
Bacone

Troppi tendono a vivere esclusivamente nella propria testa: sono per lo più consci dei propri pensieri e delle proprie fantasie, che si sviluppano nella mente, e non abbastanza consapevoli dell’attività dei propri sensi, col risultato che raramente vivono nel presente: sono quasi sempre nel passato o nel futuro.

Nel passato trovano errori, si vantano dei traguardi raggiunti, si adirano per le offese ricevute; del futuro temono possibili calamità, anticipano le gioie, sognano i successi.

Questo provoca una perdita della consapevolezza del corpo e quindi l’incapacità di utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità.

La capacità di raggiungere o mantenere la sintonia col corpo è qualcosa che si deve sviluppare e coltivare se si desidera mantenere la salute psicofisica e il metodo migliore per sintonizzarsi col proprio corpo è uscire dalla propria testa e rientrare nei propri sensi.

Uno dei principali nemici della concentrazione è la tensione nervosa e la formula è semplicissima: ci si rilassa mentre ci si percepisce.

Osserva quale parte del tuo corpo è tesa e come avverti la tensione stessa. Diventa consapevole del fatto che stai iniziando a rilassarti e renditi conto esattamente di come lo stai facendo…

In effetti ci sono molte persone che, cercando di percepire per esempio le proprie braccia, producono soltanto un’immagine mentale di queste, delle dimensioni, della forma, della collocazione nel corpo… senza percepire gli arti stessi.

Il modo migliore per evitare di scambiare un’esperienza sensoriale con un’immagine mentale è quello di scovare quante più sensazioni possibili (calore, temperatura, peso…) in ogni parte del corpo.

Probabilmente scoprirete che soltanto una piccola zona genera davvero sensazioni.

Può darsi che non scoprirete assolutamente alcuna sensazione in alcune aree del vostro corpo. Questo perché la vostra sensibilità è stata intorpidita dal vivere troppo nella vostra testa. Ciò vi ha portati in uno stato inibito dove anche la concentrazione e l’attenzione che riuscite a portare a voi stessi è momentaneamente latente.

massaggio massaggi relax benessere erica mega varese milanoRespirare è il primo movimento che compiamo quando veniamo alla luce ed e l’ultimo atto prima di lasciare questa vita. Esso scandisce, umilmente, giorni e notte ininterrottamente, il nostro tempo vitale. L’uomo può rimanere parecchi giorni senza mangiare, ma non senza respirare.

Nonostante ciò, l’uomo civilizzato è sempre meno consapevole del proprio respiro.

Si accorge di questo indispensabile atto vitale solo quando si guasta l’ascensore e gli viene il fiatone facendo le scale per salire.

Per avanzare nella consapevolezza puoi prestare attenzione all’aria che, passando attraverso il naso, accarezza le narici: nota in quale parte delle narici senti l’aria mentre inspiri e in quale parte delle narici la percepisci mentre espiri.

Prosegui diventando consapevole della temperatura dell’aria… la sua freschezza quando entra… il suo calore quando esce… è possibile anche rendersi conto della diversa quantità d’aria che attraversa una narice rispetto all’atra…

Quando partiamo per un viaggio in automobile controlliamo che il serbatoio sia pieno di carburante, che il livello dell’olio sia adeguato, che i freni e le luci funzionino: non aspettiamo di vedere qualche spia che si accende minacciosamente sul cruscotto, mentre viaggiamo, per fare queste operazioni.

Nel peggiore dei casi, sarebbe sempre possibile sostituire un’auto…

Ma il corpo umano non si può sostituire, anche se la ricerca medica tradizionale volge in questa direzione, malauguratamente.

Noi ci svegliamo ogni mattina dando per scontato che il corpo funzioni senza nessuna manutenzione da parte nostra. Dimentichiamo che per muovere la lingua usiamo contemporaneamente sette muscoli, per camminare mettiamo in moto centinaia di muscoli e segmenti ossei, che il cuore pompa circa settemila litri di sangue al giorno e che i nostri recettori neuro-muscolari, cutanei e ormonali producono miliardi di reazioni biochimiche ogni secondo.

Il sangue garantisce la vita perché porta nutrimento a tutte le cellule dell’organismo e ne ritira le scorie, ma il sangue circola solo dove c’è movimento muscolare, perché per raggiungere tutte le cellule periferiche non è sufficiente la propulsione del solo miocardio.

Potremmo continuare all’infinito, con importanti considerazioni fisiologiche: più ne faremo, più il funzionamento del corpo ci apparirà un miracolo da rispettare e conservare con cura.

Normalmente ci si accorge di avere la testa solo quando si soffre di cefalea, o si percepisce un piede solo quando ce lo pestano, o ci si ricorda di avere la colonna vertebrale solo quando si è colpiti da una lombalgia…

Confido che seguendo un percorso di Rieducazione Neuro-Muscolare le persone aumentino e riacquisiscano passo dopo passo la consapevolezza del proprio corpo.

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